La consigliera regionale Sara Di Sabato del Movimento Cinquestelle ha chiesto oggi in Consiglio Regionale di avere tempi certi per Villa6, la sede scelta nel lontano 2004 per accogliere il liceo Marie Curie ma che ad oggi non ha visto alcun intervento definitivo.
La consigliera ha raccontato brevemente la storia dal 2010, chiedendo alla Giunta regionale una data certa per la consegna del parere sismico e dunque l’avvio dei lavori per dare al liceo una sede adeguata.
All’interrogazione ha risposto l’assessora Elena Chiorino, ripercorrendo a sua volta in breve la storia di Villa 6.
L’assessora ha ricordato che l’accordo di programma tra Regione, Provincia e Comune (in realtà nella risposta cita anche Asl To3 e comuni di Chivasso e Caluso) era stato siglato il 27 gennaio 2010, ma è scaduto il 31 dicembre 2014 senza che l’iter burocratico fosse concluso e i lavori potessero partire.
Dopo anni di silenzi, nel 2018 riprendono le discussioni per ridefinire l’accordo che prevede la ristrutturazione dell’immobile e lo spostamento di alcuni spazi attualmente collocati nell’ex Villa Mensa. Con questi incontri tra uffici tecnici, spiega Chiorino, vengono aggiornati gli elaborati progettuali e viene avviato nuovamente l’iter burocratico, con la convocazione della conferenza dei servizi il 1 agosto 2019.
Durante la conferenza il progetto viene ulteriormente integrato e modificato, arrivando così ad un progetto definitivo che viene sottoposto alla Regione per ottenere i pareri necessari. Al momento manca il parere sismico della direzione regionale opere pubbliche, ma l’assessora Chiorino parla di “poche settimane, sicuramente entro fine febbraio” per il rilascio del parere a seguito delle verifiche tecniche. Si potrà poi partire? Purtroppo no.
Impossibile infatti dalla risposta dell’assessora stimare i tempi successivi: l’iter prevede l’acquisizione del parere sismico, la convocazione della seduta definitiva della conferenza dei servizi per definire lo schema di accordo da sottoporre alla Giunta regionale per l’approvazione.
Una volta approvato lo schema, Città Metropolitana, Regione Piemonte e gli altri attori sottoscriveranno l’accordo di programma che permetterà finalmente di concludere l’iter burocratico e avviare l’iter amministrativo per l’avvio dei lavori.
Pur confermando che i soldi da parte della Regione sono stanziati (2.323.290 euro al capitolo 218290), l’assessora non ha indicato in quanti mesi l’iter potrà essere concluso, né ha indicato una data potenziale di inizio lavori (che difficilmente potrà essere prima del 2022/2023).