Collegno è una città fortunata, perché il Sindaco Francesco Casciano ama definirsi il “primo Sindaco della bici d’Italia”, nominato nel 2020 dalla Lega delle Autonomie Locali (ALI), un’associazione di circa 2500 comuni, province, regioni e comunità montane.
Il primo cittadino è coordinatore della commissione nazionale sulla mobilità sostenibile e ciclabile di ALI, e ha presentato alla sua nomina la Carta dei Sindaci della Bici, un documento che impegna i primi cittadini e gli amministratori che la sottoscrivono a realizzare azioni puntuali verso la transizione ciclabile dell’Italia partendo dai enti locali. “I Sindaci – affermò Casciano all’atto della nomina – importanti riferimenti delle comunità saranno gli ambasciatori e i protagonisti in ogni comune italiano dell’uso della bicicletta per gli spostamenti di breve raggio”.
Ultimamente in città va di moda parlare di monopattini elettrici (e sebbene diversi studi mostrino che i monopattini non sostituiscano auto ma camminate, bici e mezzi pubblici), per cui sarebbe interessante capire se la priorità sulla mobilità ciclabile è ancora al centro dell’azione amministrativa della Città di Collegno. Abbiamo abbandonato l’idea del bike sharing per puntare sui monopattini? In fondo il primo esperimento di espandere la mobilità sostenibile iniziò dalle bici, in particolare dal bike sharing di ToBike.
Proprio il ToBike rappresenta da un paio di anni il punto dolente: molte stazioni di bike sharing del territorio collegnesi (e non solo, nella foto di copertina Grugliasco) sono desolatamente non funzionanti, le bici vandalizzate, il servizio non all’altezza delle promesse. E’ questa la cultura della mobilità ciclabile che viene promossa o accettata a Collegno?
Il contratto ToBike – che coinvolge la capofila Torino – scade a ottobre ma verrà prorogato “causa Covid” (una brutta abitudine che sta prendendo piede nella Pubblica Amministrazione, ci torneremo in futuro anche per Collegno). La società ha messo in piedi un piano di rilancio ma l’amministratore delegato Gianluca Pin ha recentemente dichiarato che “verranno riaperte 147 stazioni, alcune le rimuoveremo, altre le chiuderemo o sposteremo”. La prima riapertura il 15 febbraio 2021 con 20 stazioni attivate. Ogni mese poi verranno progressivamente riaperte tra le 20 stazioni circa.
Nel 2018, ben tre anni fa, l’amministrazione collegnese si era lamentata per la qualità del servizio. L’assessore Romagnolo aveva inviato una lettera in cui l’amministrazione contestava “la totale inottemperanza degli impegni presi. A Collegno – si leggeva nella lettera del 2018 – ci sono solo 17 biciclette circolanti contro le 63 previste, ossia il 73% in meno, ed inoltre più della metà delle colonnine è inutilizzabile o fuori uso. L’amministrazione lamentava la mancanza di report di interventi sulle biciclette riparate e sostituite, sull’uso delle postazioni, sulle nuove iscrizioni, oppure sulle manutenzioni delle colonnine. E, concludeva la lettera, qualora il servizio non fosse riattivato al 100%, attiveranno le penali.
Nel frattempo il servizio non è migliorato, anzi: stazioni chiuse, bici rotte, pochissima attenzione. I report richiesti dal 2018 sono arrivati? Le penali sono state applicate? Però siamo fortunati! C’è da quasi due anni una nuova giunta, abbiamo il sindaco il sindaco della bici Francesco Casciano e un nuovo assessore alla mobilità sostenibile, Gianluca Treccarichi.
Allora chiediamo agli amministratori di rispondere alle nostre domande:
1) interessa ancora il bike sharing o visto che in tre anni il problema del bike sharing non è stato risolto e non se ne parla più, la giunta punta sui meno ecologici monopattini elettrici?
2) se il bike sharing interessa, quando è stata l‘ultima volta che la Città di Collegno ha formalmente chiesto il rispetto degli impegni contrattuali a Tobike?
3) arrivano regolarmente i report chiesti nel 2018, e le penali sono applicate? L’amministrazione ha negoziato un rimborso per i cittadini collegnesi che non possono usufruire del servizio? Sconti sugli abbonamenti futuri?
4) considerando che Tobike pensa di aprire circa 20 stazioni al mese eliminandone e spostandone alcune, i cittadini di Collegno quando vedranno le attuali stazioni tornare alla normalità? Quante bici sono previste per Collegno? Da quando? Ci sono date precise o solo promesse?
5) All’apertura delle nuove stazioni della metro MM1, sono già state concordate nuove stazioni di bike sharing o siamo ancora nella fase del valuteremo/vedremo/faremo?
6) Ci sono stazioni che saranno smantellate? Quali e quando? I costi chi li coprirà?
Attendiamo fiduciosi la risposta di Sindaco Casciano e assessore Treccarichi, sperando di non dover assistere all’ennesimo video Facebook perché i cittadini collegnesi vorrebbero risposte precise.