Ennesimo colpo di scena per il cantiere della nuova scuola Matteotti di Borgata Paradiso: secondo quanto si apprende dal comunicato stampa della città, l’azienda che aveva vinto l’appalto per costruire scuola si è ritirata dal lotto palestra. La ditta si ritira – afferma l’amministrazione – per “incertezze complessive di mercato“, una motivazione generica che non permette di approfondire cosa sia successo.
A maggio 2021, nei documenti ufficiali, si leggeva già che “la realizzazione del secondo lotto potrebbe avvenire a distanza di tempo, la sostituzione del tamponamento esterno provvisorio con quello ordinario è necessaria.” Significa che a maggio 2021 era già prevedibile quanto comunicato ieri? Il Lotto2 era già stato appaltato per poter rispettare i tempi o si procede in queste settimane? Quando è stata comunicata la rinuncia? Ci sono penali? Con l’appalto da rifare, la consegna della scuola completa di palestra per la primavera 2022 è dunque a forte rischio.
Qualche settimana fa, la città aveva sostituito il direttore lavori appaltando il compito al’esterno aggiungendo ulteriori costi ad un cantiere che ha già accumulato centinaia di migliaia di euro di costi extra rispetto alle previsioni iniziali.
Una ennesima tegola per il sindaco Casciano, che durante la campagna elettorale del 2018 prometteva sui giornali locali un’entrata degli alunni a scuola a Natale 2020 per rispondere alle polemiche di un cantiere aperto nel Novembre 2017 e rimasto praticamente fermo fino all’autunno del 2019. Lo stesso sindaco aveva affermato che i due anni di ritardo del cantiere erano dovuti ad una bonifica particolarmente gravosa, versione ufficialmente smentita dagli uffici comunali. “La durata della bonifica – afferma la Città in un documento da noi pubblicato ad aprile 2021 – non ha pregiudicato in alcun modo i tempi di avvio del cantiere del lotto scuola”.
Sempre più in bilico anche la posizione dell’assessore Treccarichi, che ad agosto del 2020 spopolava sui canali social ufficiali affermando che i lavori procedevano veloci e il ritardo per il Covid era stato recuperato. E che ha continuato in questi mesi a sostenere date (dicembre 2020, febbraio 2021, aprile 2021) che non sono poi state rispettate, tanto che l’opposizione collegnese è arrivata a chiederne le dimissioni. Dimissioni (o ritiro delle deleghe) che Collegno Rinasce chiede da mesi, perchè è evidente che i risultati – su strade, viabilità, cantieri pubblici – siano totalmente insopddisfacenti, e Collegno avrebbe bisogno di un deciso cambio di rotta.
“Allo stato attuale i lavori non registrano giorni di ritardo formale dalle tempistiche e dalla norma che regola gli appalti, ma uno slittamento importante dovuto sia a delle lavorazioni come le bonifiche sia a periodi di sospensione dovuti alla mancanza di approvvigionamento di materie prime” spiega il sindaco Casciano ai giornali. In effetti, formalmente non c’è ritardo, perchè di volta in volta le varianti approvate hanno spostato in avanti le scadenze e hanno fatto correre le lancette del conto economico con nuove spese per centinaia di migliaia di euro dei collegnesi.
L’ultima data ufficiale fornita a febbraio 2021 dal duo Casciano/Treccarichi per la fine del cantiere era aprile 2021, poi è sceso il silenzio e ancora oggi non è stata fornita una nuova data di fine lavori. Chiediamo dunque a Sindaco e assessore di sapere qual è la data formale di fine lavori? La “promessa” di una consegna nel 2022 – già nota dal marzo 2021 – non modifica quanto successo nel corso degli anni (cinque anni di cantiere per un progetto effettivo da 1,5 anni circa), i cittadini collegnesi meritano maggior attenzione e maggior trasparenza da parte dei politici.
Il cantiere (lotto scuola) sembra tuttora attivo con operai al lavoro anche all’esterno, sarà il documento di avanzamento lavori (SAL) a confermare se quanto dichiarato ai media locali (che mancano solo sistemi oscuranti e di strumentazione domotica e tutto il resto è completato) corrisponda all’effettivo stato dei lavori.
Nella lettera dell’assessore Treccarichi alle scuole si parlava di una fine attorno a novembre 2021 (scuola terminata ad aprile, palestra sei mesi dopo): non solo la consegna della scuola è slittata di qualche mese (quando, non si sa), ma dover assegnare con una nuova gara d’appalto il lotto palestra rischia seriamente di compromettere anche la previsione attuale.
A spanne, per entrare a settembre 2022 serve che gli arredi siano pronti entro luglio/agosto, ovvero che collaudo e consegna siano attorno a giugno 2022. Se il cantiere palestra deve durare sei mesi, aggiungendo un margine del 30% di imprevisti (il lotto scuola è passato da 14 mesi a circa 24), significa iniziare i lavori a novembre 2021, ovvero assegnare l’appalto tra settembre e ottobre 2021: adesso. E’ così?
Non a caso sindaco e assessore affermano che la data prevista di settembre 2022 è confermata “salvo imprevisti possibili in cantieri complessi”. Certo, l’imprevisto è possibile, ma quando inizi gli scavi a novembre 2017 parlando di un paio di anni e arrivi se non ci saranno sorprese al 2022, diventa difficile per i cittadini accettare queste giustificazioni. Per finire entro giugno 2022 e avere i tempi tecnici di preparare l’edificio scolastico per docenti e studenti, serve che i lavori partano entro pochissime settimane: vigileremo come sempre se questo accadrà.
Il sindaco ci metta la faccia e si scusi per quello che è stato raccontato ai cittadini in questi anni, specie durante la campagna elettorale. L’assessore Treccarichi faccia un passo indietro e si dimetta: tra viabilità peggiorata per autovelox, strade da dimenticare e cantieri, Collegno merita di più.