“A Collegno nascono le ciclabili con angoli a 90 gradi, per ciclisti professionisti”: è iniziata così, con una semplice battuta sui social, la ironica protesta per una curva a 90 gradi realizzata sulla nuova ciclabile di via Vandalino. Una progettazione che rischiava di creare problemi alle bici, con due curve molto strette anzichè un raccordo dolce.
Decine di commenti ironici, qualche sfottò, tante lamentele con un tema di fondo: fare le ciclabili non deve stravolgere la viabilità dei quartieri, come successo a Borgata Paradiso dove via Castagnevizza è diventata molto trafficata.
Nè la progettazione deve utilizzare soluzioni poco usabili o pericolose: come esempio di progetti migliorabili, molti collegnesi citano le ciclabili di Via Leopardi e Via Bardonecchia.
La protesta social ha portato ad un risultato: una mano di vernice sulle strisce appena tracciate e un nuovo tracciato, con un raccordo più dolce. Una soluzione che, pur sembrando ovvia, non era stata implementata. Coinvolgere i cittadini con progettazioni condivise e partecipate potrebbe in futuro evitare situazioni come questa: la giunta collegnese si farà trovare pronta?