Opposizione all’attacco della giunta Casciano sui cantieri infiniti collegnesi e, in particolare, del cantiere infinito per eccellenza: quello della nuova scuola Matteotti di Via Vandalino.Temi di cui Collegno Rinasce si è ampiamente occupata e che adesso diventano parte dell’agenda politica collegnese.
In una affollata commissione Lavori Pubblici – più di 60 presenti in loco, e la mancanza dello streaming che ha di fatto escluso molti altri cittadini – Lega, Gruppo Misto, Movimento Cinquestelle e Fratelli d’Italia hanno chiesto spiegazioni alla giunta PD sui cantieri infiniti: la piscina Bendini, che da tre anni è chiusa nonostante le promesse di riaprire nel 2021; la nuova scuola Matteotti, un cantiere aperto nel 2017 e che avrebbe dovuto durare meno di due anni e dopo cinque anni è tuttora attivo nonostante l’inaugurazione ritardata della scuola (nella foto di copertina il cantiere fotografato dall’esterno); la nuova viabilità di Borgata Paradiso, con un incremento di inquinamento e traffico e una drasrica diminuzione dei parcheggi dopo gli interventi decisi dall’amministrazione.
Non molte le risposte date dall’amministrazione: i soliti proclami generali sull’importanza della scuola, sui ritardi causati da Covid e guerra, sull’inquinamento ambientale. Nessuna risposta concreta: Bendini aprirà (forse) nel corso del 2023, avendo assegnato la gestione. Nessuna data per la palestra della scuola Matteotti, un cantiere che doveva durare 7 mesi e dopo 7 mesi è praticamente ancora alle fasi iniziali. Sulla viabilità, l’assessore Treccarichi non ha risposto (pare lo farà via mail) perchè alle ore 20 la sala è stata chiusa nonostante la commissione fosse ancora in corso.
Imbarazzante il comunicato stampa del PD rilasciato nelle ore successive, e che fortunatamente solo un giornale – solitamente molto vicino alla giunta – ha publicato. Il consigliere Gino D’Elia (PD), presidente della commissione, dice che “sui cantieri edili paghiamo purtroppo il momento storico che stiamo vivendo in questi anni: superbonus, covid19 e la guerra hanno inevitabilmente influito nei tempi di consegna delle materie prime. Nonostante tutto ciò i cantieri procedono seppur con qualche ritardo sulla consegna dei materiali”. Non abbiamo idea di cosa voglia dire che “i cantieri procedono” considerando che assistiamo a ritardi nell’ordine di anni, non settimane o mesi. Il tutto assistendo a cantieri privati (si pensi agli stabili in costruzione in zona Fermi o al supermercato Eurospin) che procedono spediti.
Il comunicato riporta poi le dichiarazioni di due consiglieri PD che, durante la seduta della commissione, non hanno praticamente parlato. Nel testo si legge la dichiarazione del consigliere Lupoli (PD):“Il lavoro degli uffici è continuo ed i controlli sul lavoro svolto delle imprese è quotidiano e puntuale”. Ma se i cantieri sono fermi esattamente cosa controllano ogni giorno?
E infine la consigliera Chiauzzi (PD), recentemente al centro delle polemiche per aver detto (in risposta ad una richiesta di avere un passaggio pedonale all’uscita della fermata Paradiso della metropolitana) che un disabile può percorrere 100 metri senza problemi per attraversare corso Francia. La consigliare afferma “facciamo scelte di campo. (Sulle ciclabili, ndr) Siamo consapevoli che non tutti la pensano come noi e che ci sia ancora molto lavoro da fare ma questa riteniamo sia la strada giusta”. Insomma gli abitanti del quartiere Paradiso sono degli ingrati perchè si lamentano di come è stata ridotta la viabilità e non capiscono che la strada è quella indicata dal PD.
A stretto giro, sono seguite le dichiarazioni dell’opposizione: per Giovanni Parisi (Lega Salvini Collegno) “preoccupante è la situazione che riguarda i problemi legati alla nuova scuola. Con l’inverno ormai alle porte non si conosce ancora dove i bambini faranno attività sportiva e non è stata indicata nessuna nuova data di consegna della palestra. Abbiamo poi reso noti i problemi della viabilità impazzita nel quartiere di Borgata Paradiso a causa delle scelte scellerate di questa amministrazione comunale che con queste piste ciclabili crea solo intasamenti e rischia di bloccare i mezzi di trasporto pubblico e le ambulanze. Qui siamo ormai di fronte ad un ambientalismo radicalchic da salotto fondato su superficialità e arroganza”.
Stefano Ponte (Gruppo Misto Collegno) afferma: “La commissione di ieri mi ha sinceramente molto irritato. La palestra non è ancora finita e nessuno (compresa l’amministrazione comunale) è sicuro che lo sarà nel 2023. Non lo so, spero che nel 2024 le cose cambino. C’è bisogno di novità in quanto la città ha necessità di essere governata da persone nuove che portino ad un cambiamento radicale anche nella gestione della comunicazione tra il Comune ed i cittadini. Percepisco molto scontento in città. Chissà, magari sarà la volta buona”.
Alberto Romeo (Fratelli d’Italia): “Da circa un mese stiamo ascoltando i residenti e i commercianti di Via Bligny, Via Castagnevizza e Via Vandalino, strade protagoniste di un completo stravolgimento della viabilità. Attraverso una raccolta firme abbiamo potuto constatare che molti residenti e quasi tutti i commercianti sono scontenti e stanno avendo disagi dopo questo cambiamento con la realizzazione della pista ciclabile di Via Bligny”.
Il consigliere Di Mauro (M5S) osserva che c’è stata “la consueta narrazione di quanto in maggioranza siano bravi a scaricare la responsabilità dei ritardi dei lavori sulla pandemia, sulla guerra in Ucraina e su qualunque altro fattore esterno all’azione di governo, volutamente minuscolo, della Città, descrivendo quasi come un miracolo la riapertura nel corso del 2023 della piscina Bendini, chiusa nel 2020, dimenticandosi che i collegnesi in questi 3 anni non hanno potuto svolgere le attività natatorie all’interno del proprio Comune”. Aggiunge Di Mauro: “I ritardi dei lavori della palestra, in attesa di sapere quando si concluderanno, costringono i bambini a svolgere l’attività di educazione fisica nei cosiddetti spazi connettivi, che sono sostanzialmente una naturale estensione delle aule ma che, pur offrendo la possibilità di essere adibiti a spazio relazionale, nulla hanno a che vedere con una palestra. Questo sembra che poco importi ai consiglieri di maggioranza del Pd che, muti in commissione ma loquaci dalle pagine social del partito, lanciano i soliti slogan propagandistici preconfezionati su ambiente e transizione ecologica, frutto di un atteggiamento di chi è in campagna elettorale da sempre”. “Avremmo voluto sapere – conclude – se veramente cittadini e commercianti di Borgata Paradiso sono stati preventivamente coinvolti in merito alle modifiche della viabilità e quali istanze sono state recepite, ma le risposte alle nostre domande sulla viabilità di via Bligny, a causa di questa brusca interruzione, ci giungeranno via mail da parte dell’Assessore Treccarichi”. Possiamo dirlo noi al consigliere Di Mauro: sulla nuova viabilità non c’è stata alcuna discussione, semplicemente una presentazione di un progetto che poi, per altro, è stato realizzato con modifiche rispetto a quanto mostrato.
Le forze dell’opposizione capitalizzano così il lungo lavoro di Collegno Rinasce, che da anni ormai si batte su questi temi, informando puntualmente i cittadini collegnesi con un lungo e certosino lavoro di ricostruzione. Siamo ovviamente orgogliosi di aver portato temi importanti per le persone all’attenzione della politica locale e di vedere finalmente più pressione perchè i problemi della città siano effettivamente risolti. Siamo dispiaciuti nel continuare a vedere invece che l’amministrazione continua con i proclami pre-confezionati e sempre uguali, senza dare risposte alle domande puntuiali.
Continueremo a concentrarci sulle necessità dei cittadini, sulle legittime aspirazioni di una città come Collegno che, come certifica l’Istat, ha un elevato indice di vulnerabilità dopo anni di amministrazione monocolore e può dunque accedere ai fondi PNRR.
Rimaniamo convinti che l’assessore Treccarichi si dovrebbe dimettere dopo i risultati deludenti ottenuti, tutta la giunta compresi i consiglieri PD dovrebbero seriamente riflettere sulla mancanza di trasparenza, visibilità e onestà intellettuale: se da un lato i problemi possono sempre esserci, dall’altro si deve avere il coraggio di ammettere i propri errori, e comunicare al cittadino la verità e non una versioine edulcorata che dà sempre la colpa agli altri.