E’ stato finanziato dal Governo, attraverso i fondi PNRR, il nuovo polo di infanzia di Borgata Paradiso, che sorgerà al posto della vecchia scuola Matteotti. Rispetto al primo progetto che prevedeva un polo 0-3 anni e uno 3-6 anni (nella vecchia Matteotti c’erano infatti anche due sezioni di scuola materna), il progetto nuovo prevede un asilo nido, senza sezioni per la materna.
La città di Collegno è risultata vulnerabile secondo la classificazione dell’Istat e dunque ha un accesso prioritario ai fondi PNRR affinchè siano fatti investimenti per migliorare la città. La vulnerabilità sociale e materiale significa infatti vivere in una condizione di incertezza, suscettibile di trasformarsi in vero e proprio disagio economico e sociale: l’Istat nel 2018 ha calcolato l’indice, più è alto, maggiore è il rischio di disagio e vulnerabilità; quello di Collegno è risultato superiore alla media nazionale.
Il nuovo asilo nido avrà spazi per per un totale di 30 bambini 0-3 anni (6 lattanti e 24 divezzi), e uno “spazio famiglia” destinato a servizi educativi integrativi per l’educazione e la cura delle bambine e dei bambini. Tale spazio opffrirà uno spazio gioco (1-3 anni), simile ad un baby parking senza mensa con massimo 5 ore giornaliere a bambino seguito da educatori e uno spazio di incontro e gioco per bambini e genitori insieme, a frequenza flessibile.
Il nuovo polo, costruito su un solo piano, occuperò circa 2.580 mq (860 mq coperti), mentre i restanti 1.290 mq occupati oggi dalla scuola diventeranno un’area parcheggio con sistemazione a verde. L’edificio sarà a impatto energetico quasi nullo (NZEB) con struttura in pannelli di legno lamellare. Costo totale del progetto, 1,8 milioni di euro circa.
Nelle prossime settimane, l’attuale edificio dovrà essere demolito per rispettare quanto imposto dal GSE (gestore dei servizi energetici) che ha finanziato la nuova scuola Matteotti “in cambio” della demolizione di quella vecchia. I tempi imposti dal PNRR sono stretti: il cronoprogramma prevede un investimento di 600mila euro già nel 2023, per poi avere quasi 1 milione di euro nel 2024 e infine altri 300mila euro nel 2025.
Stando al cronoprogramma significa che già nel 2023 si dovrà avere progetto esecutivo, appalto e inizio lavori, per poi completare la maggior parte dell’opera nel corso del 2024 e concluderla nel 2025: considerando quanto successo alla nuova Matteotti dove un progetto da un anno e mezzo non è concluso dopo 5 anni, i tempi sembrano a rischio.
Riuscirà questa volta il progetto a rimanere nei tempi stimati? Arriverà prima la palestra della nuova Matteotti o la prima pietra del nuovo asilo nido? Le elezioni si avvicinano, e sicuramente il 2023 sarà un anno riccco di inaugurazioni…