GIOVEDÌ 4 MAGGIO ORE 18.30 SALA CONSIGLIARE VILLA5 (PARCO DALLA CHIESA) COMMISSIONE CONSIGLIARE APERTA AL PUBBLICO SULLA PALESTRA. CHI È INTERESSATO PUÒ ASSISTERE.
Nessuna data per la consegna della palestra della nuova scuola Matteotti.
Quella che era un’ipotesi è adesso ufficiale: una lettera della direzione scolastica ai genitori formalizza che c’è un contenzioso in corso tra la città di Collegno e il costruttore e dunque sindaco e assessori non sanno indicare una data di consegna.
A seguito della petizione consegnata e firmata da oltre 300 persone, il 18 aprile si è tenuto un incontro tra rappresentanza della scuola, rappresentanza dei docenti, comune di Collegno rappresentato dagli assessori Bertolo e Treccarichi, rappresentante Consiglio di Istituto. Sebbene fosse stata richiesta una assemblea aperta a tutti i genitori, al momento l’unico incontro è stato a porte chiuse.
Questi i punti elencati nel verbale della riunione:
– tra il Comune e la ditta appaltatrice dei lavori c’è un contenzioso, le tempistiche di consegna della palestra sono sconosciute;
– per il prossimo anno scolastico si vogliono utilizzare le palestre dei plessi Frank e Cattaneo: i bimbi della Matteotti dovranno usare un pullman per raggiungere le palestre delle altre scuole: tutte le classi svolgerebbero una sola ora di educazione motoria settimanale, non due;
– a giugno le parti si incontreranno nuovamente per verificare la situazione e mettere a punti i dettagli operativi.
Una mezza vittoria insomma per chi ha firmato la petizione: se da un lato finalmente si affronta il problema preparandosi per tempo a un ulteriore anno scolastico senza palestra, dall’altro non c’è stata alcuna assemblea pubblica e le soluzioni trovate non sembrano poter soddisfare studenti e genitori.
La scuola preparerà una bozza di orario per l’utilizzo delle palestre degli altri plessi, anche se secondo alcune voci – al momento non confermate – l’arrivo dei bimbi della Matteotti potrebbe sottrarre ore di palestra agli studenti dei plessi Frank e Cattaneo. Una soluzione insomma che non dà ai bimbi della Matteotti due ore a settimana di attività, rischia di togliere ore di ginnastica ad altri bimbi e ragazzi, introduce una complessità gestionale per scuola e docenti e ovviamente è poco sostenibile dal punto di vista ambientale perchè verrebbero introdotti più di 20 viaggi a settimana con il pulmann. Altro che eliminare l’auto per spostamenti sotto i 10 km. Si avrà l’aumento del rischio di incidenti stradali e responsabilità nel far spostare 200 bimbi tra i 6 e gli 11 anni ogni settimana, il tutto pagato con le tasse dei cittadini collegnesi. Se bus deve essere, che sia usato un bus elettrico a emissioni zero.
Collegno Rinasce ribadisce le osservazioni già presentate nella petizione – a cui al momento non è stata data risposta da parte di sindaco e assessori – ovvero che dopo i disagi legati al cantiere della scuola ora i bimbi si trovano a subire i disagi dei ritardi per la palestra. Un cantiere infinito che ha visto i primi scavi a fine 2017 e che, dopo sei anni, non ha una data di fine certa.
E anche il cortile, che avrebbe potuto diventare una soluzione provvisoria per le attività motorie nei mesi più caldi, rimane un rebus: è incluso nell’attuale appalto? Quando sarà ripulita l’area, attualmente deposito di terra da scavo, per consegnare ai piccoli studenti un cortile? Il lato sud diventerà l’ingresso ufficiale della scuola togliendo bimbi e genitori dalla trafficatissima via Vandalino?
Perchè non valutare l’installazione temporanea di una palestra pre-fabbricata, eventualmente noleggiando un modulo da piazzare nel cortile, per garantire l’attività motoria con un numero adeguato di ore e senza dover usare un bus?
Una seconda proposta concreta di Collegno Rinasce riguarda la realizzazione di attività complementari all’attività motoria, ad esempio utlizzando al meglio i fondi PON e individuando già adesso per il prossimo anno scolastico attività ludico-motorie-educative esterne alla struttura, che integrino le mancate ore di attività in palestra.
Sperando che non accada come per l’orto scolastico: nei giorni scorsi il progetto portato avanti da alcuni docenti per la realizzazione di un orto all’interno della scuola sembra aver subito una battuta d’arresto. Secondo quanto riportato da alcuni genitori, infatti, la cooperativa incaricata ha consegnato piante e terriccio a fine aprile ma l’attuale terreno è troppo compatto e andrebbe preparato per la coltivazione. Chi lo farà? Quando? I genitori sono pronti a prendere la zappa per dare ai bambini l’orto prima che finisca l’anno scolastico: manca un mese e ancora una volta eventuali ritardi impatteranno sui piccoli studenti.