Addio alla storica banca San Paolo Intesa di via Manzoni, in Borgata Paradiso. Come annunciato ai clienti, gli storici sportelli dell’ultima banca di quartiere chiudono, per essere accorpati alla filiale di Grugliasco in Viale Gramsci: doveva cessare l’attività entro ottobre 2024, e con qualche settimana di ritardo la chiusura è adesso effettiva. Effetto della riduzione costi di una delle più grandi banche italiane, che ne 2024 prevede di fare un utile di quasi 9 miliardi di euro, risultato atteso anche per il 2025.
Rimangono gli sportelli Bancomat per i prelievi, sebbene qualche cittadino si dica preoccupato dell’ennesimo impoverimento del tessuto commerciale e terziario del quartiere. “Chiudono i negozi e adesso rimaniamo anche senza una banca – spiega un anziano cittadino che vive poco lontano – e arrivare a Grugliasco per noi anziani può essere un problema“.
Sui social qualche cliente si lamenta di non essere riuscito a trasferire automaticamente il conto presso la filiale di piazza Massaua, più comoda con la fermata della Metro. “Negli ultimi mesi spesso abbiamo trovato persone a dormire nell’area dei Bancomat – aggiunge il cittadino – ma con l’apertura degli uffici c’era un po’ di controllo: che ne sarà adesso?“.
Borgata Paradiso si unisce così al secondo quartiere per popolazione di Collegno, Oltre Dora, alla lista dei quartieri senza sportelli bancari. Oltre Dora addirittura non ha uno sportello Bancomat, con i cittadini che devono spostarsi per prelevare eventuale denaro. Sommando la popolazione di Oltre Dora e Paradiso, quasi la metà dei collegnesi non ha uno sportello bancario nel proprio quartiere.
Non è ancora chiaro se gli spazi commerciali ex Intesa San Paolo saranno rilevati e per quale attività. A pochi metri, anche il piccolo discount Ekom dovrebbe annunciare presto la chiusura definitiva, lasciando spazio secondo le voci ad un bazar cinese e ristorante, andando pare ad occupare anche parte dei locali lasciati liberi dalla palestra Orange (ex Benessere 184). I collegnesi perdono così l’occasione di effettuare una spesa a basso costo, ricevendo in cambio un bazar con un po’ di tutto, dall’abbigliamento alle calzature, dalla ferramenta alle idee regalo, dai giocattoli ai casalinghi sul modello già visto in altri spazi commerciali collegnesi.
Dall’amministrazione nessun commento all’ennesimo impoverimento del territorio: se è vero che le scelte commerciali non competono all’amministrazione, è anche vero che diventare attrattivi per grandi sale slot e bazar cinesi perdendo servizi quali gli sportelli bancari è un segnale preoccupante. I cittadini attendono qualche segnale da sindaco e assessore al Commercio…