cavallone palstra matteotti

Sulla palestra della nuova scuola Matteotti, il cantiere infinito che si trascina dal 2017, festeggiano i giornali politicamente schierati con la sinistra collegnese, che parlano di “svolta buona” mettendo in moto la solita macchina della propaganda. E infarciscono di dichiarazioni politiche un articolo a cui manca la notizia principale: una data di consegna.

Che ci fosse stato un appalto per i lucernari era noto da qualche settimana, con una durata dei lavori prevista di 75 giorni: i lavori però sono solamente al 54%, dunque il cantiere è a metà e mancano tutti gli appalti per i lavori restanti, si parla di mesi, non certo di giorni o settimane. Il cantiere palestra partito nel 2021 – dopo anni di ritardo sulla consegna della scuola – doveva essere consegnato a maggio 2022. Da anni sentiamo che è la volta buona e i lavori sono quasi alla fine, ma il cantiere è tuttora aperto: addirittura non è stata data alcuna risposta alla petizione che oltre 300 cittadini avevano firmato .

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Secondo la stampa locale, il contratto con la ditta che aveva vinto l’appalto per la realizzazione della palestra è stato risolto consensualmente, “da settembre 2024 stavamo (l’amministrazione comunale, ndr) lavorando a seguito del non adempimento del cronoprogramma”. E poi via alle dichiarazioni trionfali di successo: “Siamo soddisfatti la situazione si sia sbloccata”, “Il ritardo non era più tollerabile”, “proseguiremo con maggiore flessibilità e determinazione”, “andremo avanti velocemente con l’affidamento e l’esecuzione”, “andremo a gara a breve”, “concludere nei più brevi tempi possibili”. Come se fino ad oggi ci fossero stati altri partiti e altre persone a gestire un cantiere che complessivamente doveva durare un anno e mezzo ed è all’ottavo anno.

Quando sarà consegnata finalmente la palestra? Mistero.
I lavori comprendono anche il cortile sul lato ovest? Mistero.
Chi pagherà i costi extra? Mistero.

Proprio a settembre 2024, l’attuale sindaco aveva detto “dovrebbe essere pronta dopo le vacanze di Natale”, senza specificare il Natale di quale anno…

“Da anni Collegnorinasce chiedeva una risoluzione del contratto, considerando i ritardi e i costi aggiuntivi accumulati. La risposta era sempre stata che fosse impossibile farlo, oggi scopriamo che non solo era possibile farlo ma che era la cosa giusta da fare. Certo, i costi dei ritardi saranno pagati da tutti i collegnesi” spiega Massimo Cavazzini di Collegnorinasce. “Prendiamo atto che dopo 3 anni finalmente i lavori potranno procedere: sindaco e assessori dovrebbero scusarsi con le famiglie per i disagi e fornire una data prevista di consegna, cosa che ad oggi manca. I piccoli studenti da anni sono costretti a disagi continui, il minimo che l’amministrazione possa fare è fornire ora una data precisa e rispettarla anziché rilasciare dichiarazioni ai giornali”.