Ennesimo cantiere in ritardo per l’amministrazione Casciano, che con le deleghe ai lavori pubblici assegnate all’assessore Treccarichi non ha avuto grandi risultati con le tempistiche dei cantieri cittadini. E nemmeno nelle scelte fatte, come la strada nel bel mezzo del prato del Parco Dalla Chiesa oggetto di numerose critiche da parte dei cittadini o il via libera alla RSA dentro il parco agronaturale della Dora.
Dopo scuola Matteotti (ormai soprannominanto da molti cittadini “il cantiere infinito”), la piscina Bendini (tuttora chiusa dopo anni) e l’asilo di via Mameli (definito “il cantiere fantasma”), è il turno della scuola Don Minzoni, oggetto di lavori per l’adeguamento anti incendio.
Il progetto era stato approvato il 14 settembre, stipulando poi il contratto definitivo il 23 ottobre. I lavori, iniziati il 2 novembre 2021, avrebbero dovuto terminare dopo 60 giorni naturali e consecutivi, ovvero i primi giorni di gennaio 2022. Un cantiere teoricamente rapido, insomma.
Ma con due proroghe di 45 e poi di 30 giorni, la data di fine lavori è lentamente slittata al 17 marzo 2022, più che raddoppiando la durata di lavori: dai 60 iniziali, si passerà – salvo ulteriori varianti – a 145 giorni.
Tra le motivazioni del ritardo, oltre che adeguare alcuni lavori alle reali situazioni riscontrate durante il cantiere, anche la “necessità di soddisfare le nuove esigenze dell’Amministrazione aventi
particolare riferimento alla realizzazione nella sala musica e nella palestrina, di un controsoffitto antisfondellamento oltre che resistente al fuoco”: pare dunque si capire che il precedente progetto non prevedesse un soffitto antisfondellamento: tra ottobre 2021 e marzo 2022, ovvero in soli sei mesi, in base a cosa sono variate le esigenze richiedendo un soffitto diverso da quello di progetto?
La variante porta con sè maggiori costi (incluso un maggior costo legato alla durata prolungata dei lavori), ma per non variare il costo totale dell’intero intervento è stato deciso di eliminare alcune migliorie – previste inizialmente – non funzionali all’adeguamento antincendio.
In particolare, per non aumentare i costi è stato deciso di rinunciare al controsoffitto fonoassorbente previsto nella sala musica e nella palestrina. Una miglioria che i piccoli studenti collegnesi della Don Minzoni non troveranno a fine lavori, seppur prevista dal progetto iniziale.
All’assessore Treccarichi e al sindaco Casciano – che proprio nei giorni scorsi ha addirittura chiesto un “tavolo di lavoro per Villa6 del liceo Curie – i cittadini chiedono di dedicarsi ai cantieri cittadini responsabilità dell’amministrazione, anzichè dedicare tempo ai cantieri della Metro e a quelli di Villa6 responsabilità di altri.