Dopo il murales green più grande d’Europa (Hunting Pollution di Federico Massa, in arte Iena Cruz), la vernice Airlite è stata usata anche per il nuovo murales della Garbatella a Roma.
L’opera di street art di Maria Ginzburg dal titolo Urban Fragments, dipinta con la pittura anti-smog di Airlite, occupa tutta la seduta formata da tre scalini, a semicerchio come la cavea di un teatro, che è disposta specularmente all’ingresso della metro B di Garbatella in Via del Pullino.
Airlite nasce da un’idea innovativa, che mira a contrastare proprio questa realtà: migliorare l’ambiente e la vita delle persone purificando l’aria. Si tratta di una vernice in polvere a cui, aggiungendo dell’acqua che contiene biossido di titanio in grado di attivarsi a contatto con la luce (naturale che artificiale), trasforma agenti inquinanti come ossidi di azoto e zolfo, benzene, formaldeide e monossido di carbonio in molecole di sale.
Una vernice in grado di “mangiare” lo sporco che c’è nell’aria, all’aperto o all’interno di un edificio, depurandola dall’88,8% dell’inquinamento presente, e che usata all’interno degli edifici in cui viviamo contribuisce a renderli più igienici e salutari.
La cattiva qualità dell’aria rappresenta un elemento di rischio molto grande per la salute di tutti noi, basti pensare che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, più del 15% delle malattie croniche sono causate dalla cattiva qualità dell’aria.
Dipingere una superficie di 100 m2 con Airlite riduce l’inquinamento dell’aria al pari di un’area di 100 m2 coperta da alberi ad alto fusto: lo stesso effetto di un bosco. Ma tra i benefici di Airlite c’è anche il fatto di eliminare il 99,9% di batteri e virus, sia resistenti agli antibiotici, come lo Staphylococcus Aureus, sia efficaci su altri batteri pericolosi per la salute umana come l’Escherechia Coli, peritonite, meningite e molti altri, creando ambienti più sani e sicuri ed evitando inoltre la formazione di possibili allergie, pruriti, mal di testa, tosse, asma e altri disturbi delle vie respiratorie.
Chiediamo dunque che TUTTI gli edifici pubblici collegnesi, dalle scuole a palazzo civico, utilizzino la vernice mangia smog.
Chiediamo inoltre che qualsiasi murales realizzato utilizzi questa vernice.
Chiediamo che tutte le aziende associazioni ed enti operanti a Collegno siano sensibilizzati ed incentivati all’uso di tale vernice.
Infine chiediamo che venga sensibilizzata anche la popolazione collegnese, potenzialmente con incentivi economici che favoriscano l’utilizzo della vernice mangia smog nel settore privato.