“Questo è lo stato delle macchinette in stazione questa mattina….oltre comunque a non funzionare si avesse mai il coraggio di provarci…risultato? Chi deve fare un biglietto dovrà salire senza con il rischio di dover pagare il sovrapprezzo. Mi domando come si fa ad essere così incivili, stupidi, sporchi, a trovare divertente rovinare un bene di tutti“.
Inizia così un messaggio Facebook di una cittadina collegnese che si è trovata davanti all’ennesimo atto vandalico alla stazione ferroviaria di Collegno. Una stazione oggetto da tempo di numerosi atti vandalici: solo pochi mesi fa marciapiedi e panchine esterne erano state imbrattate di vernice.
Ieri è toccato alle macchinette che emettono i biglietti e allo schermo arrivi, ma basta fare un giro per vedere che incuria e vandalismi la fanno ormai da padrone. “Queste sobno le condizioni della stazione” fa eco un secondo cittadino, allegando ulteriori fotografie:
“E’ terra di nessuno” dice il cittadino “Sono anni che si prova a sollecitare un recupero della sala di attesa chiusa ed abbandonata. Alle scritte che ci sono dappertutto, in questi giorni si sono aggiunti gli atti vandalici che hanno reso completamente inutilizzabili le macchinette emettitrici. Chi sale a Collegno in questi giorni si trova nell’impossibilità di fare il biglietto”.
Ventiquattrore dopo, la situazione è ancora immutata e nessuno ha ripulito e rimesso in funzione le macchinette dei biglietti. Se è vero che la stazione è di proprietà di RFI e non del comune di Collegno, è anche vero che si tratta di un luogo dei collegnesi e per i collegnesi, e dunque l‘amministrazione dovrebbe farsi portavoce verso RFI perchè la situazione venga risolta.
Non è possibile che si installino telecamere autovelox per incassare con le multe mentre il resto della città rimane in balia di vandali. Molti cittadini si chiedono se il sistema di videosorveglianza comunale, costato centinaia di migliaia di euro, sia utilizzato e quanto contribuisca alla diminuzione di atti vandalici, furti e individuazione dei colpevoli: al momento di questi risultati non c’è traccia. Mentre gli autovelox macinano milioni di euro ogni anno.