Brutta notizia per il Parco Dalla Chiesa di Collegno: sono 111 gli alberi da abbattere, circa il 5% del totale. Ottantaquattro piante sono già morte e le restanti saranno comunque abbattute per lo stato in cui si trovano dopo la siccità di questa estate. Non avendo ricevuto acqua dal cielo (nè essendo state annaffiate), le piante sono morte.
Lo si apprende dal sito QV, secondo cui un esperto ha consegnato in questi giorni all’Ufficio Ambiente della Città di Collegno una dettagliata relazione sullo stato delle piante. Secondo la relazione, la morte delle piante è dovuta principalmente allo stress idrico: già debilitate da una stagione invernale 2021-2022 particolarmente mite, le piante non hanno retto alla mancanza di acqua e al caldo dell’estate 2022.
L’assessore Manfredi fa sapere che “insieme agli esperti incaricati e alla Soprintendenza la città è al lavoro per programmare delle sostituzioni che tengano conto sia del valore storico dell’area, ma anche delle mutate condizioni climatiche che impongono di trovare essenze più adatte “.
Al di là del caso specifico, purtroppo sono decine e decine gli alberi abbattuti a Collegno durante l’attuale legislatura: dal “famoso” albero malato sotto il cartello del velox agli alberi già abbattuti – e mai ripiantumati – proprio all’interno del parco Dalla Chiesa e altre aree cittadine.
Si pensi a quanto accaduto nel giardino degli Esuli Italiani a Borgata Paradiso: nel giugno 2022 sono stati abbattuti numerosi alberi, lasciando il giardino in uno stato di degrado con sporcizia ed escrementi e, ad oggi, senza aver comunicato se e quando gli alberi saranno ripiantumati.
Oppure il ventennale esemplare abbattuto in piazza Pertini, proprio in una zona dove, per via della progettazione quantomeno discutibile, c’è una spianata di pietra e asfalto con temperature estive elevatissime.
Alcuni cittadini segnalano che ci sono tronchi abbandonati da anni, senza che l’assessora abbia avviato un progetto esteso di ripiantumazione.
Piccola consolazione, il progetto di riforestazione urbana della Città Metropolitana di Torino che porterà qualche centinaio di alberi nell’area del Campo Volo: ma i cittadini vorrebbero sapere dall’assessore Manfredi quando saranno ripiantumate le piante in città, dove svolgono una funzione essenziale per la regolazione della temperatura durante l’estate.
Sono state numerose le proposte fatte da Collegnorinasce e da alcuni cittadini della community: il rifacimento dei controviali di Corso Francia per tornare ad avere un corso dignitoso e limitare rumore, la realizzazione di sistemi di canalizzazione dell’acqua durante la realizzazione dei nuovi progetti di uirbanizzazione, l’uso di vernici mangia-smog, il bosco stradale (simile a quello di Jerez in Spagna), le pareti CityTree e molto molto altro. Tutto inascoltato.
Serve soprattutto avere la certezza che per ogni albero abbattuto ci sia una rapida sostituzione in situ, con piante di dimensioni maggiori possibili compatibilmente con i vincoli: il consumo di suolo a Collegno galoppa (si pensi alle due RSA da tre piani dentro al parco della Dora, il KmBlu costruito su prati, la continua cementificazione che le giunte comunali hanno favorito), da un assessore verde ci si aspetterebbe molto di più.
Il potenziale di raffrescamento di un singolo albero è pari a un impianto di condizionamento per 10 stanze che funziona 24 ore su 24! Man mano che le ondate di calore diventano più comuni, l’ombra diventa una risorsa “civica”, una necessità di tutti, riportando i nostri corpi a un equilibrio più normale.
Alcuni cittadini hanno anche provato a scrivere all’assessore Manfredi sul profilo Facebook istituzionale, ma pare che i commenti scomodi di alcune persone vengano sistematicamente cancellati: un peccato, per un’amministrazione che si dice democratica e un assessore che si dice verde. A farne le spese, gli alberi – e i cittadini – collegnesi.