L’amministrazione comunale ha deciso: Borgata Paradiso sud sarà “zona 30”, ovveri i limiti di velocità saranno abbassati a 30 Km/h per – si legge nell’ordinanza – “incentivare la sostenibilità degli spostamenti, adottando misure che tutelino ed agevolino la mobilità dei ciclisti con un contemporaneo rallentamento della velocità di transito dei veicoli”. Un’idea di mobilità che trasforma in mobilità insostenibile la maggior parte dei progetti. Spesso pura propaganda, senza che poi chi di questa mobilità sostenibile si riempie la bocca dia il buon esempio. Molti cittadini segnalano che vengono spesso usate auto private o del parco auto comunale – datato, inquinante e poco manutenuto secondo il mobility manager – sebbene le distanze da coprire siano di pochi chilometri.
In particolare saranno imposti i 30 chilometri all’ora nelle Vie Crimea, Pasubio, Montello, Podgora, Plava, Sabotino, tra le vie Vandalino, Macedonia e Castagnevizza (escluse). Sarà inoltre istituita una “ZONA RESIDENZIALE”, interna alla “zona 30”, con intersezione rialzata su Corso Montello e Via Crimea, nel tratto tra Via Pasubio e Via Podgora.
Continua dunque la rivisitazione ideologica della viabilità del quartiere senza che sia accompagnata da interventi di miglioramento. I cittadini subiscono i progetti dell’amministrazione – nessuna condivisione in anticipo e recepimento puntuale delle osservazioni – senza che il quartiere ne abbia beneficio. La mobilità sostenibile dovrebbe servire ai cittadini (che dunque dovrebbero essere interpellati e ascoltati), non ai politici per la propria propaganda.
Quali sono i temi rilevanti per il quartiere?
I giardini Esuli Italiani
Avevamo già segnalato nel 2022 il degrado del giardino, di fatto un’area cani non ufficiale dove escrementi ed erba alta la fanno da padrone. La situazione non è migliorata: incuria, alberi segati, escrementi ovunque, rami spezzati.
Il marciapiede di Via Sabotino
Dopo numerosi esposti in Procura della Repubblica da parte dei residenti (il Codice dellla Strada obbliga ad avere marciapiede, specie se si sono incassati gli oneri di urbanizzazione) e anni di battaglie, l’amministrazione non ha realizzato un marciapiede vero e proprio ma ha tracciato sull’asfalto due righe con la vernice. Risultato: la vernice viene abrasa dalle auto e il marciapiede “sparisce”. I residenti hanno chiesto agli uffici comunali di realizzare un marciapiede rialzato e nel frattempo tracciare nuovamente le strisce, ma al momento nulla. Gli operai di una delle ditte che tracciava nelle scorse settimane le strisce hanno spiegato che quel tratto non era compreso nell’appalto e che comunque la pessima qualità dell’asfalto avrebbe fatto sì che in poche settimane le strisce sarebbero sparite nuovamente.
Via Castagnevizza
Il traffico dopo la riorganizzazione della viabilità è impazzito. Nonostante le richieste, le segnalazioni e le proposte, l’amministrazione è arrivata a sostenere che il traffico sia addirittura diminuito rispetto al passato. Eppure chiunque frequenti la via può vedere interminabili code (che nelle ore di punta arrivano oltre l’incrocio con via Vandalino) con inquinamento acustico e smog. Alla richiesta di rivedere la segnaletica (due corsie per andare dritto e svoltare anzichè una corsia “usata” per la sola svolta a destra) e i tempi semaforici l’amministrazione non ha dato riscontro.
I Giardini Humbert
In uno dei consueti video per Facebook l’ennesima ciclabile pagata con soldi pubblici; stavolta tocca ai giardini Humbert, parallelamente a Corso Montello. Perché è un progetto secondo molti mal fatto? Perchè è l’ennesimo pezzettino di ciclabile slegato dal resto, che parte e arriva dal/nel nulla. Era già stata tracciata una ciclabile/corsia ciclabile su corso Montello. Al netto che non la usasse nessuno, abbiamo speso pochi mesi fa soldi pubblici per nulla. Tanto la vernice la paghiamo noi cittadini! Per fare la ciclabile non sembra venga usata la strada asfaltata già presente ma viene usato prato, per altro deviando il percorso in prossimità di un’edicola chiusa da anni. Dunque non ci sarà più un giardino, ma una distesa di asfalto (campo da basket), di materiale plastico (i giochi), altro asfalto (la via già presente) e ciclabile nuova. Prato non ne rimane più. Passiamo da un parchetto/giardino con alberi e prato ad un non-giardino dove il prato viene eliminato. A che pro? Perché non usare il tratto già esistente? (I parcheggi non si toccano, sono voti). La ciliegina? Per effettuare lo scavo sono state tagliate le radici di alcuni alberi, e un paio di giorni dopo un albero è stato abbattuto.