Nuova scuola Matteotti, il fiore all’occhiello dell’amministrazione Casciano continua a sgretolarsi davanti alle evidenze documentali. La palestra è in alto mare (doveva finire in 6 mesi), non si hanno notizie sui contenziosi con le ditte costruttrici (sia del primo e sia del secondo lotto) , ci sono state perdite d’acqua dopo un solo anno di utilizzo, le aule non rispettano la nuova norma acustica e andrebbero dunque già modificate. In tutto questo, nessun assessore si è dimesso e l’amministrazione continua a presentare la scuola Matteotti come un successo.
Il cantiere della scuola infinita, messo in piedi nel 2017 con una durata prevista di un anno e mezzo e a ridosso del 2024 ancora in attività dopo 6 anni, dimostra che prima degli annunci (i cittadini ancora ricordano lo storico video con “lavori che procedono velocemente” di Treccarichi/Casciano, 2019) sarebbe il caso di arrivare ai risultati.
I bambini rimangono senza palestra e sono costretti a prendere un bus ogni due settimane per poco più di un’ora verso la scuola Cattaneo. E la petizione con 320 firme è stata ignorata.
Ma a che punto sono i lavori della palestra? Quando finirà? Da giorni due pezzi della struttura lignea giacciono nel cantiere (visibili a chiunque dall’esterno), esposti alle intemperie, pioggia e neve di questi giorni. Il sub-appalto per la costruzione avrebbe dovuto – secondo i documenti – essere effettuato tra luglio e agosto ma ad oggi non sembra che il lavoro sia terminato o vicino al termine. In tutto questo, l’amministrazione non ha dato informazioni ai genitori dei bimbi e ai cittadini sulla data di fine prevista.
Sul fronte operativo, purtroppo la scuola ha già dato i primi problemi: dal distacco dei pannelli solari nei mesi scorsi alla perdita di acqua. Ques’ultima era dovuta ad un problema al riscaldamento a pavimento, è stato necessario demolire il massetto e procedere alla riparazione… dopo solamente 9 mesi di utilizzo dell’impianto!
Negli ultimi giorni, l’ultima di una serie di novità: durante i collaudi operativi è emerso che le aule hanno troppo riverbero acustico e non rispettano l’attuale normativa con parametri acustici oltre il limite. Il documento di collaudo riporta che l’attuale normativa non era pienamente in vigore quando la scuola è stata progettata (dunque, “tecnicamente” la scuola è collaudabile comunque facendo riferimento alla vecchia normativa), ma il problkema del rivcerbero è reale e andrebbe risolto. Ecco perchè il collaudatore consiglia all’amministrazione di installare pannelli fono assorbenti nelle aule per diminuire il disagio per docenti e studenti.
In un ambiente chiuso come l’aula scolastica, il tempo impiegato dal suono per rimbalzare fino alle orecchie è molto minore e il suono riflesso non è così chiaro e limpido. Immaginate passare 9 ore in aule con un’acustica di questo tipo: questa scuola non era forse il fiore all’occhiello del centro sinistra collegnese?
Il riverbero del suono porta al disagio legato al rumore residuo o rumore di fondo. Per capire quale sia l’effetto del riverbero basti pensare a quando siamo al ristorante e tentiamo di comunicare con qualcuno dall’altro capo del tavolo, oppure quando bisogna avvicinarsi a chi parla per riuscire a percepire meglio la conversazione. Il riverbero porta anche a problemi di concentrazione, perché sentendo tutti i rumori e le voci circostanti rimanere concentrati risulta davvero difficile, come ad esempio in un open space progettato male.
Difficoltà a sentire le voci, difficoltà a concentrarsi, stress acustico, mal di testa: cosa ha intenzione di fare l’amministrazione per riportare i parametri nei limiti ritenuti accettabili dalla normativa oggi in vigore? Quanto dovranno aspettare i bimbi e i loro insegnanti per avere una scuola confortevole, una palestra funzionante e il cortile adatto?
Ancora una volta la narrazione del centro sinistra collegnese fa acqua da tutte le parti: #2024oradicambiare per riportare Collegno dove merita.