La bufera Cidiu si abbatte sul PD collegnese. Dopo le vicende del PD torinese che hanno portato alle dimissioni di Gallo del PD (il papà, Salvatore, è sotto accusa nell’ambito dell’operazione della Dda che ha svelato un intreccio tra affari, politica, appalti e ‘ndrangheta), è ora la volta del Cidiu, società che si occupa della raccolta rifiuti nel nord ovest di Torino.
Secondo la stampa, la procura di Torino starebbe indagando per tentata concussione Marco Scolaro del PD collegnese, da dieci anni amministratore delegato della stessa azienda ed ex assessore per 10 anni a a Collegno nella giunta di csx guidata dall’attuale consigliera regionale ed ex sindaca di Collegno Silvana Accossato (Sinistra Italiana), ovviamente totalmente estranea alla vicenda.
Secondo il Corriere, “l’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Enrica Gabetta e dal sostituto Alessandro Aghemo, ha mosso i primi passi nella primavera del 2023. Nel novembre dello stesso anno a Scolaro sarebbe stato notificato un decreto di perquisizione nel quale si ipotizzava a suo carico l’accusa di tentata concussione”.
“Le indagini – spiega il Corriere – non sono ancora terminate. In questi mesi in Procura sono sfilati numerosi testimoni: dipendenti del Cidiu e ovviamente il presidente Marcello Mazzù (ex sindaco di Grugliasco e oggi segretario della Federazione metropolitana del PD Torinese). E non è escluso che il quadro indiziario possa cambiare e assumere contorni diversi al momento della chiusura indagine, attesa nelle prossime settimane”.
Secondo Lo Spiffero, nel novembre 2023 “quattro sindaci soci del Cidiu. scrivono una lettera scarna in cui gli comunicano “in modo riservato” che non hanno più fiducia in lui e che sostanzialmente è giunto il momento di fare un passo indietro. I firmatari sono Steven Palmieri, primo cittadino di Alpignano, Francesco Casciano di Collegno, Carlo Vietti di Druento ed Emanuele Gaito di Grugliasco”. Tutti del PD. Il Corriere spiega che i sindaci “comunicano «in modo riservato» di prendere atto della situazione critica dovuta a un clima aziendale molto teso e alla mancanza di dialogo e concertazione su obiettivi importantissimi per la società”. Sembrerebbe, dalla ricostruzione, che la lettera non tocchi temi legati all’attuale indagine. Eppure secondo il Corriere, proprio a novembre 2023 “a Scolaro sarebbe stato notificato un decreto di perquisizione nel quale si ipotizzava a suo carico l’accusa di tentata concussione”.
Secondo Lo Spiffero, “l’azione dei sindaci – tutti del PD – sembra un tentativo preventivo di mettere al riparo la parte politica da un eventuale ciclone giudiziario che sarebbe ancor più violento se si tiene conto che il presidente del Cidiu è Marcello Mazzù, ex sindaco di Grugliasco e oggi segretario della Federazione metropolitana del Pd torinese”. “Sarebbe stato – continua Lo Spiffero – il presidente del Cidiu Marcello Mazzù a denunciare Scolaro dopo che alcune aziende private hanno segnalato all’azienda “abusi” nei loro confronti”.
Immediate le reazioni alla notizia: come ipotizzabile, sono state chieste le dimissioni di Scolaro. Sinistra Italiana, alleata del PD nella coalizione di centro sinistra per le elezioni a Collegno, chiede le dimissioni di Scolaro attraverso l’attuale assessore Enrico Manfredi (Sinistra Italiana): “Confidando nell’operato degli inquirenti, con il massimo garantismo verso chi è indagato, occorre però che la politica e le istituzioni locali prendano una posizione netta sulla vicenda e chiedano ufficialmente a Scolaro le dimissioni”. Il funzionario assegnato alla Trasparenza e Prevenzione della Corruzione per Cidiu Spa e Cidiu Servizi Spa è la compagna di partito dell’assessore Manfredi, Tiziana Manzi (Sinistra Italiana), totalmente estranea alle attuali vicende.
Più decise le richieste del candidato sindaco Stefano Ponte (Collegno Rinasce e centrodestra): “Non sappiamo ancora molto, le indagini – da quanto apprendiamo dagli articoli – sarebbero ancora in corso, è però evidente che qui stiamo rischiando di andare tutti alla deriva. Lasciamo che la magistratura faccia il suo lavoro. Nell’attesa ci aspettiamo le dimissioni immediate di tutto il Consiglio di amministrazione del Cidiu”.
Fonte: Torino Today
Anche M5S chiede le dimissioni dell’intero consiglio: “Anziché inviare lettere informali di passi indietro che sembrano il tentativo di tutelare la propria posizione, avrebbero dovuto chiedere ufficialmente le dimissioni dell’amministratore delegato. Per sgombrare il campo da ogni dubbio e affinché si possa fare assoluta chiarezza sul caso, il presidente Marcello Mazzù e tutti i componenti del consiglio di amministrazione del Gruppo Cidiu farebbero bene a dimettersi”.
La storia della società è intrecciata alla storia di Collegno (che detiene il 25,4% circa) e Grugliasco (24%), mentre Rivoli (socio con il 27,1%) non ha negli passati espresso membri nel CdA: oltre ai già citati Scolaro/Mazzù, il Cidiu ha visto, secondo il CV pubblicato on line, l’attuale sindaco di Collegno Francesco Casciano (PD) amministratore delegato di Cidiu Servici s.p.a. dal 2009 (dopo la nota vicenda Top srl), consigliere di amministrazione di Cidiu s.p.a. fino al 2012, amministratore unico di Cidiu Servizi fino al 2014. Il sindaco è estraneo alla vicenda.
“Attendiamo gli sviluppi della vicenda, siamo garantisti e dobbiamo lasciare lavorare la magistratura. E’ evidente che se anche l’alleato di Cavallone, candidato sindaco del PD, chiede le dimissioni, la situazione è grave. Le recenti vicende del PD torinese con l’affare Gallo e adesso le notizie su Cidiu, dove Collegno ha storicamente da decenni espresso numerosi componenti della governance aziendale, evidenziano la necessità di cambiare e farlo in fretta. Un rinnovamento totale della governance è quello che i cittadini si aspettano, al di là delle vicende giudiziarie che faranno il loro corso” afferma Massimo Cavazzini candidato consigliere e fondatore di Collegno Rinasce.
“Guardate alla storia delle controllate e troverete purtroppo una storia fatta di scelte politiche. E’ ora di un rinnovamento, con le dimissioni immediate dell’intero CdA Cidiu e del presidente Mazzù per ridare serenità ad una società che non solo svolge un ruolo fondamentale per la gestione dei rifiuti ma ha anche assoluto bisogno di rinnovarsi e pianificare il futuro con nuove energie e nuove persone, ha bisogno di farlo con serenità e lucidità, con un nuovo CdA scelto in base alle competenze professionali” continua Massimo Cavazzini di Collegno Rinasce.
“La politica – conclude Cavazzini – faccia un passo indietro e lasci spazio a rappresentanti della società civile competenti e lontani dalle dinamiche dei partiti. Il rinnovo ormai imminente del CdA della società Zona Ovest s.r.l. guidata da D’Ottavio (PD) sarà la prima occasione per avere meno politica e più professionisti della società civile, spero che i partiti facciano un passo indietro imparando dalle vicende del PD metropolitano e collegnese. Mi aspetto che il nuovo CdA di Zona Ovest srl dia spazio a professionisti estranei al mondo dei partiti, e che l’eventuale nuovo CdA di Cidiu segua la stessa filosofia: meno partiti, più società civile”.