Entreranno in vigore al primo settembre 2025 le nuove tariffe per gli asili nido comunali, con aumenti fino al 233% (più del triplo) rispetto alle tariffe in vigore fino ad agosto 2025. Gli aumenti colpiscono in percentuale maggiore le fasce di reddito inferiori: chi ha un ISEE inferiore ai 4mila euro subirà un aumento mensile della tariffa più che doppio rispetto a chi ha un ISEE da 40mila euro.
Aumenti che colpiranno in particolare le fasce basse di reddito per i 218 posti dei 4 asili comunali (ai 188 posti attuali si aggiungeranno 30 posti da settembre 2025 per il nuovo nido di Borgata Paradiso fortemente richiesto da Collegno Rinasce).
Gli aumenti della tariffe erano già stati approvati dalla Giunta con la delibera n. 344 del 18 novembre 2024 e, nonostante siano stati leggermente ribassati con la nuova delibera 396 dell’11 dicembre, rimangono comunque sostanziosi.
“In un momento storico in cui servirebbe aiutare chi è in difficoltà economica e le famiglie con figli piccoli, le rette degli asili nido comunali vengono aumentate, fino in alcuni casi a triplicare. Si pensi ai 70 euro di aumento mensile per chi ha un ISEE inferiore ai 4mila euro, chi ha ISEE da più di 40mila pagherà 30 euro in più: è così che si aiutano le fasce più deboli?” chiede Massimo Cavazzini, fondatore di Collegno Rinasce. “Dopo l’aumento della TARI senza che il servizio rifiuti migliori, è la volta degli asili nido comunali: i cittadini che pagano di più cosa riceveranno in più?”.
Ecco in dettagli gli aumenti per fascia di reddito in vigore dal 1 settembre 2025:
– per chi è esente su progetto Consorzio Solidale, la retta rimarrà a zero;
– per ISEE fino a 4mila euro, la retta mensile passerà da 30 a 100 euro (+233%, oltre il triplo);
– per ISEE tra i 4mila e 12mila, la retta mensile passerà da 40/200 euro a 100/270 euro (+150/35%)
– per ISEE tra i 12mila e 20mila, la retta mensile passerà da 200/320 euro a 270/380 euro (+35/18,7%)
– per ISEE tra i 20mila e 30mila, la retta mensile passerà da 320/420 euro a 380/445 euro (+18,7/5,96%)
– per ISEE tra i 30mila e 40mila, la retta mensile passerà da 420/470 euro a 445/500 euro (+5,96/6,4%)
– per ISEE oltre i 40mila, la retta mensile passerà da 470/tariffa intera a 500/tariffa intera (+6,4/8,3%)
– per non residenti, la retta passerà da 508 euro al mese a 550 euro al mese (+8,3%).
“Con una mano lo Stato aiuta le famiglie con bonus fino a 3mila euro l’anno per le famiglie con figli piccoli – conclude Cavazzini – con l’altra l’amministrazione locale vanifica l’effetto dei bonus aumentando le tariffe. Collegno Rinasce chiederà una mozione che impegni la Giunta e il Sindaco a non procedere con questi aumenti che colpiscono soprattutto le fasce più deboli della popolazione, l’assessora Ala e il sindaco Cavallone spieghino il perché di una scelta che mette le mani nelle tasche dei cittadini collegnesi”.