Il comando regionale dei Vigili del Fuoco sta chiedendo alla Regione di spostare la base operativa degli elicotteri dall’attuale sede di Caselle al Campo Volo di Collegno. Le motivazioni sono presto dette: nuova struttura, vicinanza alla sede di Corso Regina di Torino, meno neve e nebbia essendo un aeroporto cittadino, meno traffico commerciale essendo slegato dal traffico aereo di Caselle.
La Regione, tramite la partecipata TNE che vede tra gli altri soci la città metropolitana di Torino e Fiat Partecipazioni del gruppo Stellantis, acquisterebbe per 600mila i 18.500 metri quadri del sedime ex Aeritalia per sviluppare un nuovo eliporto. Il progetto viene supportato dal Sindaco Casciano che si è detto favorevole ad avere nuovi elicotteri operativi notte e giorno sul territorio collegnese. Un unicum mondiale: qualsiasi urbanista-pianificatore pubblico nel mondo cerca di spostare verso l’esterno città le attività rumorose e inquinanti, mettendo aeroporti lontani dai centri abitati… a Collegno facciamo il contrario, da Caselle vogliamo portare in città attività di volo, sopra le teste dei cittadini. All’osservazione che il campo volo c’era prima delle case la risposta è semplice: sono passati 100 anni e la morfologia urbana è profondamente cambiata, dunque è anacronistico pensare di rafforzare le attività elicotteristiche in città, quando c’è un polo aeronautico ufficiale a Caselle.
Si tratta evidentemente di una scelta che non porta ricadute e benefici per i cittadini di Collegno, andando ad aumentare rumore e inquinamento in un’area già sottoposta a stress acustico (per l’operatività del campo volo nelle normali attività e per la presenza del 118) e ambientale, con la costruzione negli ultimi anni del nuovo insediamento Coop con capolinea della metropolitana, ipermercato, una decina di nuovi palazzi da 8-10 piani e con la previsione di avere ulteriori 15 palazzi (di cui almeno 4 tra gli 8 e i 10 piani) nell’area ex Mandelli. In fase di studio anche ulteriori 4 palazzoni nell’area ex Sandretto, e nuove costruzioni nelle aree dismesse degli insediamenti industriali a ridosso del Campo Volo.
Poiché l’amministrazione comunale sostiene che la base dei VVFF proteggerebbe il Campo Volo dalla speculazione edilizia – a pochi metri dal Campo Volo stesso però nasceranno parecchi palazzoni – ecco una serie di idee che potrebbero portare ricadute economiche ed attività sul Campo Volo senza andare a peggiorare sensibilmente l’inquinamento acustico e ambientale della Borgata (e dell’adiacente quartiere Parella):
– coinvolgere il Politecnico di Torino e la Regione Piemonte per la realizzazione di un campus universitario di ingegneria aerospaziale. TNE ha favorito nell’area ex Mirafiori la nascita del corso di ingegneria dell’autoveicolo e del CIMS 4.0l, Collegno potrebbe candidarsi ad essere sede del polo universitario aerospaziale
– lavorare con Regione Piemonte e Città Metropolitana per creare o favorire l’insediamento di un acceleratore/incubatore di startup legate all’aerospazio, magari con spazi in co-working aperti ai professionisti ed aziende dell’area nord-ovest
– lavorare con Regione Piemonte e Città Metropolitana per creare un parco del terziario avanzato nel settore aerospaziale, sul modello Environment Park di Torino, ma focalizzato al settore aerospaziale
– favorire lo sviluppo delle attività aeronautiche “ricreative” (volo a vela, paracadutismo, etc) e aree di test/laboratorio (test di unmanned, droni, prototipi) che potrebbero essere volano per il territorio.
I vantaggi sarebbero evidenti, con ricadute economiche e sociali rilevanti, la salvaguardia del campo volo come centro di eccellenza aeronautica, e il mantenimento della qualità della vita delle persone senza aumentare inquinamento acustico e ambientale a ridosso delle case.