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(Da un’idea iniziale di Mario Prodam Tich rielaborata per la Fabbrica delle Idee)

Borgata Paradiso, il quartiere più popoloso di Collegno con oltre 9mila abitanti, non ha un asilo nido comunale. Si parla spesso di natalità in calo, senza considerare che l’offerta di servizi alle famiglie incide significativamente sulla natalità (e sulla decisione di una famiglia di abitare o meno in un determinato comune).

All’assenza dell’asilo nido comunale si aggiunge il rischio che, con l’addio all’attuale scuola Matteotti per trasferire la primaria nella nuova Matteotti di via Vandalino, due sezioni di scuola dell’infanzia spariscano dall’offerta formativa della Borgata.

L’idea che vogliamo proporre all’Amministrazione è quella di utilizzare gli spazi attuali della Matteotti per realizzare un asilo nido e una scuola dell’infanzia, ristrutturando gli spazi esistenti oppure creandone di nuovi sull’area attualmente utilizzata dalla Matteotti. Parte dei costi potrebbe arrivare dai risparmi del ribasso di gara dell’attuale nuova Matteotti (1.2 milioni), parte dai fondi del Ministero dell’Istruzione.

Esiste infatti un bando del Ministero che mette a disposizione 700 milioni di euro per mettere in sicurezza, riqualificare o costruire asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per famiglie, con candidatura da presentare entro il 21 maggio 2021 . Le richieste di contributo devono riguardare progetti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido e a scuole dell’infanzia e a centri polifunzionali per i servizi alla famiglia.

Il bando è destinato a circa 2.500 tra Comuni capoluogo di provincia e Comuni caratterizzati da vulnerabilità sociale e materiale e ha lo scopo di rimuovere gli squilibri economici e sociali nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane, con la finalità del riequilibrio territoriale. I 700 milioni sono così ripartiti: 280 milioni di euro per gli asili nido; 175 per le scuole dell’infanzia; 105 per i centri polifunzionali per servizi alla famiglia, 140 milioni per la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati.
Lo stanziamento arriva dal Fondo ‘Asili nido e scuole dell’infanzia’ da 2,5 miliardi di euro (100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023 e a 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2034) istituito dalla Legge di Bilancio 2020.
Con il DPCM 30 dicembre 2020, sono state individuati i i 2.500 enti destinatari, sono state definite modalità e procedure di trasmissione dei progetti da parte dei Comuni e sono stati disciplinati i criteri di riparto e le modalità di utilizzo delle risorse.
Ciascun Comune potrà fare richiesta di contributo per un massimo di due progetti di costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per la famiglia ma anche di riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati.
Sia il DPCM che l’Avviso indicano in modo dettagliato le caratteristiche dei progetti: gli asili nido e le scuole dell’infanzia devono avere spazi ludico-creativi, laboratori didattici, spazi di socialità e di gioco all’aperto; i centri per la famiglia devono essere dotati di spazi dedicati all’accoglienza, spazi ludico-creativi, spazi per l’allattamento, spazi per il sonno, giardino, cortile o terrazzo.