Il 14 aprile, l’assessore Treccarichi ha inviato una lunga lettera al Comitato di Quartiere di Borgata Paradiso. Vediamola e analizziamola in dettagli, pagina per pagina:
La prima pagina: due paragrafi di concetti assolutamente condivisibili. La scuola è un bene prezioso, essendo costruita nel 2019-2022 integra tecniche edilizie moderne rispetto alle scuole anni ’60, gli incentivi sono una buona cosa. Nessuno può sostenere il contrario.
Poi si passa alla comunicazione dell’amministrazione comunale: qui l’assessore dice che ci sono state letture poco tecniche. A noi sembra esattamente il contrario: a settembre 2020, leggendo il cronoprogramma di progetto, avevamo individuato e segnalato i ritardi che avrebbero portato il cantiere al 2022.
Documento dopo documento, di SAL in SAL, abbiamo ricostruito esattamente la storia del cantiere. La narrazione “dispregiativa sui social e siti esterni all’ente” non si riferisce dunque a Collegno Rinasce, che ha sempre basato la narrazione su fatti reali, lettura degli atti e fact checking.
L’assessore parla di delegittimazione del progetto. Nuovamente, non riteniamo sia rivolto a Collegno Rinasce che ha sempre sostenuto l’importanza di finire il cantiere con celerità perchè è un tassello importante per i piccoli studenti collegnesi, ad oggi relegati in una scuola vecchia che da qualche anno non ha più la piena agibilità.
Punto 1. Data ultimazione lavori: l’assessore dice 30 aprile 2021 fine scuola, e sei mesi dopo (30 ottobre 2021) fine palestra. Il cantiere doveva terminare 424 giorni dopo l’apertura (novembre 2018, già in ritardo di un anno rispetto ai carotaggi), mentre al 30 aprile 2021 non è concluso. I 14 mesi sono, dal primo carotaggio, più che raddoppiati. Dopo una proroga di 81 giorni a Natale 2020 (per noi ancora inspiegabile per durata e tipologia), adesso è la volta delle finestre: eppure a metà aprile 2021 si stavano gettando i massetti…
La fine del lotto 2 avverrà entro 2021: già oggi possiamo esprimere forti dubbi, perchè non c’è traccia del contratto di appalto, ditta, durata lavori. Ipotizziamo che la palestra scavalli al 2022, e lo facciamo sulla base di fatti ed evidenze.
2. Consegna dell’istituto: l’assessore conferma che sarà settembre 2022 per l’anno scolastico 2022/2023. Il Sindaco Casciano dichiarava – c’era la campagna elettorale – ai giornali il possibile ingresso a Natale 2020.
3. Motivi del ritardo: l’assessore mette nero su bianco che c’è un ritardo. Dopo un anno che lo diciamo noi… A settembre 2020, l’assessore dichiarava che “i lavori procedono spediti e il ritardo Covid è stato recuperato” (dicembre 2020 dunque?). A dicembre che il cantiere sarebbe finito a febbraio, a metà aprile che sarebbe finito il 30 aprile.
L’assessore riassume così le tempistiche: 14 mesi di progettazione esecutiva e bonifica terreno, 6 mesi per la gara e affidamento appalto, 4 mesi per predisposizione atti avvio lavori, 19 mesi per la realizzazione della scuola, 6 mesi per la palestra. Totale: 49 mesi, 4 anni. In effetti da novembre 2017 (carotaggio) all’apertura di settembre 2022 saranno passati 4 anni, è esattamente quello che diciamo noi da mesi.
Il diavolo è nei dettagli, che ci metteranno 4 anni lo diciamo da tempo… Le nostre osservazioni riguardano proprio le affermazioni fatte in campagna elettorale e durante i mesi scorsi, che secondo noi non rispecchiavano il vero andamento dei lavori. Felici che venga messo nero su bianco che avevamo ragione.
Vediamo dove sono i “non detti” nella lettera: carotaggio a novembre 2017, chiusura analisi a dicembre 2017: a quel punto diventa noto che ci sono un po’ di rifiuti da rimuovere. Tempo previsto di scavo, 30 giorni. Passa quasi un anno perché inizino gli scavi a novembre 2018: perché?
Arriva l’inizio lavori, durata 30 giorni (poi allungata a 35): novembre 2018, 35 giorni, vuol dire che i lavori avrebbero potuto finire a dicembre 2018. Ricordiamo che la presenza di rifiuti era nota a dicembre 2017 e non sembrano esserci documenti che mostrino lavori diversi da quanto previsto (se non appunto una proroga da 30 a 35 giorni), né un aumento sensibile dei costi di scavo (ci torneremo parlando della bonifica).
Dunque Gennaio 2019 possibile partenza lavori, settembre 2020 possibile fine totale palestra e scuola. Quello che il Sindaco Casciano, mese più mese meno, aveva prospettato ai giornali. Sappiamo che non è successo… In fondo il primo stato di avanzamento lavori è stato fatto dopo 7 mesi su un cantiere che ne doveva durare 14…
Sembra che il tempo si dilati, si sdoppi e si ricongiunga: l’assessore dice che si sono voluti 14 mesi per la progettazione esecutiva e la preparazione del terreno con la “famosa” bonifica. Con la determinazione dirigenziale 711, il 4 ottobre 2017 viene approvato il verbale di gara aggiudicando la progettazione e, come detto, a dicembre 2017 carotaggi e analisi terreno sono conclusi tanto che a Marzo 2018 viene appaltata la movimentazione terra. Ad aprile 2018, però, i lavori di movimentazione non partono pur essendo appaltati, e si attenderanno oltre sei mesi prima che comincino: sei mesi persi?
Nella deliberazione di Giunta Comunale n. 238 del 25.07.2018, Il Comune ha approvato il progetto definitivo-esecutivo del LOTTO I B (parte integrante del LOTTO I A di cui alla pregressa DD 220/2018), nonché in linea tecnica il progetto definitivo-esecutivo del LOTTO II. Guardiamo le date: ottobre 2017 approvato verbale di gara e affidato l’appalto progettazione, luglio 2018 approvati i progetti esecutivi: 9 mesi dall’assegnazione della gara alla consegna del progetto, e in parallelo gli appalti della movimentazione terra fermi ad aspettare da marzo 2018. Dove sono i 24 mesi (14+6+4) indicati nella lettera dell’Assessore? Ripetiamo: la gara è stata assegnata ad ottobre 2017, l’appalto per gli scavi a marzo 2018 e il progetto esecutivo approvato a luglio 2018. Ma bisognerà aspettare luglio 2019 perchè l’appalto venga assegnato, 12 mesi.
4. Maggior costo rispetto al preventivo: l’assessore cita il costo reale (non i 4 milioni sovente citati, ma poco più di 2 milioni di euro). Cita poi il costo della prima variante di circa 50mila euro e – ci scusiamo per una lettura forse poco tecnica – non è citata una nuova spesa (34mila euro) già approvata al 14 aprile dovuta alla riprogettazione degli impianti elettrici e meccanici. Ad oggi non sono noti eventuali nuovi costi che la nuova progettazione potrebbe portare, ma l’assessore anticipa che saranno inferiori al 10% (quindi circa 200mila euro?).
Poi viene detto che “i maggiori costi trovano copertura”: certo, nessuno ha mai sostenuto che ci non sia copertura economica. Semplicemente qualsiasi euro speso in più, è un euro in meno nel bilancio della Città. Semplifichiamo: la scuola costa 1.200.000 a preventivo, se a consuntivo ne costerà 1.400.000 euro i 200.000 euro di maggiori costi sono 200.000 euro che verranno a mancare dal bilancio comunale e che avrebbero potuto essere usati per altre attività
5. Sono previste variazioni al progetto originale? L’assessore dice no, a parte la connessione dei sistemi alla piattaforma Siemens del Comune di Collegno, che non era prevista. In effetti non era stato previsto in fase di progettazione ed è stato necessario riprogettare gli impianti, portando alla già citata spesa aggiuntiva di 34mila euro (più successive variazioni). Quello che non viene detto nella lettera è che le norme previste dal GSE per ottenere beneficio sembrano essere le stesse da anni: la necessità di impianti meccanici di classe B UNI EN 15232 connessi o di impianti sia elettrici sia meccanici che implementino BACS/BMS avrebbe dovuto essere già nota nel 2019?
6. La collocazione delle due sezioni di scuola materna. Notizia positiva: con le nostre sollecitazioni e la proposta fatta nella Fabbrica delle Idee, l’assessore conferma che l’attuale scuola verrà demolita e che si proverà a fare un centro nido-infanzia. Quando? Nessuna indicazione, per cui probabile che nel 2022 le due sezioni della scuola dell’infanzia non abbiano una sede, a meno che non rimangano dove sono finché la vecchia scuola non sarà demolita. E la proposta di nido-infanzia sembra al momento poco più di una ipotesi. Una raccolta di firme aveva già bloccato l’idea della Città di costruire un palazzo di 8 piani. Vedremo…
7. Attività all’aperto: l’assessore conferma che la scuola avrà un giardino per i 250 bambini, più aule esterne su cui ci saranno attività ludiche e scolastiche anche all’esterno. Alcuni documenti di progetto – ci scusi l’Assessore per la lettura poco tecnica – dicono che non sono previste attività all’aperto. E che la scuola non avrà un ascensore. Su questo punto abbiamo chiesto accesso agli atti per una ulteriore verifica.
Infine la bonifica: abbiamo già detto. A dicembre 2017 era già noto che ci fossero rifiuti in quantità modesta: stimata 65 Mc, diventata 265 Mc a consuntivo su un totale di 3550 Mc ovvero poco più del 7% (a spanne, con 4 viaggi al giorno in discarica, in 3 giorni la quantità extra è stata smaltita… coerente con i 5 giorni di proroga: ai 30 giorni di scavi previsti, sono stati aggiunti 5 giorni). L’assessore parla di 215 giorni per la bonifica ed in effetti tra inizio e fine attività passano quasi due anni, ma i documenti sembrano mostrare 35 giorni di scavi. Quale delibera comunale quantifica i 215 giorni? Non c’è traccia di una bonifica imponente, imprevista o addirittura così complicata da richiedere mesi. Qui assessore e sindaco divergono. Il Sindaco Casciano aveva dichiarato che il ritardo era dovuto a ““significative opere di bonifica causate da consistente presenza di rifiuti”, l’assessore dice che non ci sono stati ritardi per la bonifica (però non sembrano esserci documenti che giustifichino 215 giorni di “elapsed” per un appalto da 35 giorni di lavoro).